Van der Velde e il nuovo Kitsch
di Gillo Dorfles
Basterebbero i nomi di Hermann Broch e di Clement Greenberg – tra i primi e i più autorevoli ad affrontareil problema del Kitsch – per ribadire l’importanza di questa ambigua “condizione” del gusto. In realtà continuano a esistere due aspetti contrastanti dello stesso: quello decisamente contrario all’autentica valenza dell’opera d’arte e quello, per contro, che spesso si avvale d’un gusto “non ortodosso” per coinvolgerne e potenziarne l’efficacia e l’originalità. Tanto è vero che assai spesso il Kitsch della seconda specie viene impiegato, intenzionalmente o inconsapevolmente, per rafforzare l’incisività di talune operazioni artistiche. E basterebbe riflettere sui tanti esempi di un Kitsch che affiora in movimenti come quelli del Liberty, dello Jugendstil, della Pop Art, ma anche nelle opere di tanti artisti di primo piano che, tuttavia, si sono valsi di “fattori di cattivo gusto” per vivacizzare le loro opere. Si pensi a Baj, a Magritte, a Duchamp, a Rauschenberg, e a molti maestri dell’”arte povera” e della Pop Art. Ecco perché l’antica identificazione del Kitsch con il concetto di “cattivo gusto” non può soddisfare e come un’opera indiscutibilmente rientrante nel panorama artistico può presentare alcuni elementi di solito identificati con il Kitsch.
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Rudy e Gillo Dorfles, critico d’arte, pittore e filosofo italiano

DICONO DEL KITSCH
“L’uomo Kitsch svolge un ruolo più importante dell’oggetto Kitsch stesso. Il Kitsch è cominciato con la produzione in serie che ha avvilito l’oggetto e la copia artigianale. Si è espanso nel secolo scorso e ha poi trovato vari artisti che ne hanno dato un’evoluzione positiva conquistandogli territori che prima non possedeva.” Gillo Dorfles
“Il Kitsch è una rottura di qualsiasi schema e non ha bisogno di essere spiegato attraverso una definizione: qualunque cosa può essere kitsch perché kitsch è solo il modo in cui si guardano le cose.” Non avendo mai amato le categorie, trovavo quella del Kitsch, l’estetica in assoluto più libera e arbitraria.” Elio Fiorucci
“C’è una goccia di Kitsch in ogni arte.” Hermann Broch
“Beati quelli che hanno un gusto, fosse pure un cattivo gusto!” Nietzche
“ Il Kitsch è il linguaggio del nostro tempo. In un mondo in cui è la realtà stessa a dominare, nella sua immediatezza, eccentricità e diversità, il Kitsch riesce ad esprimere questa ricchezza meglio di ogni altra tendenza”. Bruno Zevi
“L’artista è un’antenna protesa che capta le cose in anticipo sui tempi.” Flavio Caroli
“L’artista si erge a fondatore di un territorio magico abitato da un’imprevista opulenza di un linguaggio oggettivato in una forma lampante” Achille Bonito Oliva